Era tempo che intendevo approfondire il tema della Casciotta d’Urbino d.o.p. In realtà avevo spesso acquistato questo formaggio in negozi vari ma mai ero rimasto soddisfatto. Approfittando quindi di questa mancanza tra i mie molteplici assaggi, ho voluto recarmi nei luoghi di produzione per tastare in loco il formaggio di latte ovino e vaccino. E’ noto che qualsiasi alimento tipico va mangiato sul luogo di produzione, non per questo ci si dovrebbe recare sempre in tali luoghi. Visto però che per giungere alla zona tipica del formaggio in questione mi bastano un paio d’ore, eccomi qua. Tre produttori tre Casciotte acquistate. Non mi soffermo su tutte e tre, mi basta descrivere quella che ritengo sia la più conforme.
La descrivo:
formaggio del peso di circa 1 chilogrammo. Forma tipica cilindrica con facce piane (lievemente convesse) e scalzo convesso. Crosta paglierino scarico ricoperta da paraffina, con etichettatura su una faccia. La pasta color avorio è compatta con presenza di occhiature a capocchia di spillo uniformemente distribuite. Al tatto la pasta si presenta untuosa, deformabile, tipica di formaggio a prevalenza di latte ovino. L’odore lattico ricorda con garbo lo yogurt ma non manca l’erba fresca ed il tipico odore del pecorino (animale) che lo distingue in modo inequivocabile dal formaggio di altri latti. Il sapore dolce e l’aroma che ricorda gli odori è completato da una sensazione tattile in bocca che ti invita ad affrontare un altro boccone. Buona persistenza aromatica. Nessun retrogusto. Formaggio molto equilibrato realizzato con sapienza.
Il caseificio di produzione è: La Giunchiglia s.r.l. Loc. Casinella, Tavoleto (PU).

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