Tartufino del Palagiaccio
Chi mi conosce è consapevole che non amo molto formaggi elaborati, tanto che su questa testata web non ho quasi mai trattato di questi prodotti fatta eccezione per quelli che ritengo di dover amorevolmente presentare per le caratteristiche organolettiche particolari.
E’ il caso di questo Tartufino, che mi è stato offerto dal Dr. Luigi Bolli, titolare dell’Azienda. L’utilizzo di un prodotto della terra che non ha subito trattamenti di alcun genere è perfetto per ottenere un connubio decisamente interessante. Il tartufo, ovviamente la Toscana ne è terra ricca, è prodotto dall’odore e aroma decisi, molto particolari e, mi si consenta, forti.
Il Palagiaccio, a merito del suo casaro Franco Ottanelli ha optato per la miscela dei due prodotti in modo corretto, completo dal risultato stupefacente.
Si tratta di un formaggio a pasta molle a latte intero che può stagionare anche alcuni mesi ma che è da preferire fresco o al massimo con breve stagionatura. La crosta nella tipologia “fresco” è assente e bianca come la pasta dalla consistenza abbastanza elastica, umida e untuosa. L’odore prevalente è quello del tartufo ma non manca il lattico, panna , è il vegetale, erba fresca. Il sapore è dolce-salato e lievemente acido. L’aroma lattico ricorda gli odori ma spicca il tartufo. Dosato egregiamente, il tartufo, pur essendo odore e aroma principale, non nasconde le caratteristiche del formaggio. In bocca è adesivo ma non disturba la masticazione.
Un formaggio che nonostante la sua elaborazione lascia stupiti e benevolmente “affamati” di un prodotto eccellente.