Articolo pubblicato su InForma ottobre 2013
Parlando di formaggi, o di altri prodotti agroalimentari, siamo abituati a collocarli nel territorio di provenienza e la storia ci insegna a capire il prodotto a seconda della civiltà che lo ha scoperto, che lo ha seminato o che lo ha prodotto per primo.
Quando si assaggia un formaggio viene spontaneo chiedersi con quale alimento lo si possa abbinare per apprezzarlo maggiormente. Spesso lo si associa ad alimenti della stessa zona di oringine ma altrettanto spesso si verificano abbinamenti eccellenti con i frutti di territori lontani e tanto diversi. Qualche anno fa ho avuto l’occasione di approfondire la conoscenza per un prodotto dell’agricoltura, la nocciola. Quella del Piemonte o della Campania così buone anche se coltivate in territori tanto diversi.
Molti formaggi si abbinano piacevolente alla nocciola ma c’è un derivato della nocciola non conosciuto, forse perché utilizzato quasi esclusivamente in pasticceria o in gelateria, la pasta di nocciola. Non confondiamola con le creme varie che sono in commercio composte da nocciole, zucchero, cacao ecc…, la pasta di nocciola è solo nocciola tostata pestata, molata. La pasta di nocciola IGP del Piemonte è uno di quei prodotti che nella mia casa non manca mai e che amo utilizzare da sola o con un grande formaggio italiano il Gorgonzola D.O.P. piccante.
Normalmente utilizzo il Gorgonzola di 100 giorni, formaggio che, oltre alla classica piccantezza, e alla sua solubilità ci concede eccellenti aromi di fungo, di sottobosco, e una perfetta sensazione tattile determinata dalla tessitura della pasta, a volte gessata. La pasta di nocciole, invece si presenta con la scivolosa sensazione dell’olio della nocciola e dal l’aroma tipico, legnoso e una lieve senzazione di astringenza, smorzata però subito dalla sua untuosità.
Basta un filo di questa prelibatezza sul Gorgonzola per godere di quell’emozione che solo il connubio fra due eccellenti prodotti della nostra Italia può regalarci.