Quando si descrivono le note sensoriali di un formaggio, bisogna anche tenere conto della sua provenienza. La critica di un formaggio è importante per denterminare la sua qualità la sua importanza commerciale e il gradimento del consumatore.

Il formaggio oggetto di questa recensione è uno dei 6 formaggi che ho reperito alla Latteria Tre Cime Mondolatte di Dobbiaco (BZ). Hochpusteraler è un formaggio a pasta semicotta dalla forma cilindrica con facce piane o leggermente convesse e scalzo diritto o leggermente convesso. La crosta è dura, ruvida con presenza delle trame del telo di estrazione, il colore è grigio, marrone chiaro con muffe bianche. La pasta è abbastanza dura, untuosa di colore paglierino. L’occhiatura è di dimensione fine irregolare, regolarmente distribuita.

All’odore sono ben evidenti il burro l’erba fermentate, la nocciola (lievemente). In bocca la pasta è deformabile con aromi di burro fresco erba fermentata e leggermente speziato. Nel sottocrosta emerge l’aroma del fieno. Il sapore è dolce e gradevolmente acido. Il formaggio di montagna normalmente ha le caratteristiche organolettiche che questo, Hochpusteraler presenta.

Adatto a ogni esigenza, può essere utilizzato anche dalla fascia di consumatori che non amano gli aromi e le sensazioni troppo intense. Un buon formaggio che può essere anche consumato con la polenta arrostita e si abbina a vini rossi di bassa gradazione alcolica o birre chiare.

Condividi questo articolo: