Continua la formazione professionale aziendale proposta da Michele Grassi anche ai dipendenti Granarolo che lavoreranno alla Bottega dei formaggi italiani, presso FICO, la Fabbrica italiana contadina promossa da Farinetti e costruita a Bologna nelle vicinanza della fiera campionaria.
La Bottega dei formaggi italiani in FICO è un’azienda nata da un’idea di Granarolo per produrre e vendere formaggi di qualità.
È suddivisa in due reparti, la fabbrica dove vengono fatte mozzarelle di bufala e di vacca, le rispettive ricotte, e yogurt a latte intero, bianco o aromatizzato. Proposta interessante è il latte pastorizzato intero con contenuto di grassi del 3,8% diversamente dal solito contenuto del 3,6%, posto in vendita in una bellissima bottiglia di vetro che può essere considerata un gadget di FICO. La seconda parte è una sontuosa bottega dove si possono acquistare oltre 100 tipologie di formaggio per lo più della tradizione italiana come molti Dop e Pat, provenienti da tutto il territorio nazionale italiano.
Per non lasciare nulla al caso, non è proprio la prerogativa di Granarolo, tutti i dipendenti, sia addetti alle vendite che alla produzione hanno sostenuto un corso di formazione tenuto da Michele Grassi sia prima dell’apertura di FICO sia successivamente direttamente sul campo.
Le argomentazioni trattate nel corso sono state di diverso livello culturale, dall’approfondimento di analisi sensoriale dei prodotti in vendita con l’analisi di oltre 30 formaggi, a cenni di tecnologia e microbiologia casearia.
Non sono mancate lezioni su come organizzare il carrello e la vetrina di formaggi e come meglio presentare i formaggi al consumatore. Formaggi che sono stati suddivisi, nella grande esposizione per razza di animale, capra, pecora e vacca, e per tipologie mirate all’origine del latte, d’alpeggio e altre tipologie.
Un corso di 24 ore in aula e di 3 giorni sul campo hanno permesso ai giovani addetti alla Bottega dei formaggi italiani, di apprendere importanti nozioni teoriche e pratiche per una produzione e una vendita consapevolmente e di applicare le metodologie di presentazione del formaggio.
Uno degli scopi del corso di formazione è stato quello di consentire agli addetti di raccontare con cognizione di causa il formaggio, magari proponendone un assaggio non solo a coloro che intendono acquistarlo ma anche alle persone interessate ad approfondimenti storici, tecnologici e organolettici.